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La biocompatibilità

Per la GNLD garantire che i propri prodotti siano “biocompatibili” è una parte fondamentale del processo di sviluppo del prodotto stesso, ed è un elemento di distinzione qualificante per la loro qualità.

Gli integratori alimentari che consumiamo dovrebbero essere perfettamente compatibili con il metabolismo del corpo umano. Il prefisso “bio” significa “vita”, “compatibile” si spiega da sé. Le sostanze biocompatibili, perciò, sono quelle che si adattano alle esigenze del nostro organismo.

La biocompatibilità non è stata mai un aspetto di grande importanza per coloro che assumevano integratori alimentari. Con l’aumentare del numero di coloro che arrivano ad una certa età in discrete condizioni di salute e che cercano sostegno per mantenere la salute e la vitalità nel tempo, il settore degli integratori alimentari si è espanso enormemente, grazie a una domanda in forte e crescente espansione in tutto il mondo.

In un mercato così dinamico, definizioni come “organico” o “naturale” sono state abusate così tanto da perdere ogni significato agli occhi dei consumatori. Persino l’olio di un motore potrebbe definirsi, in un certo senso, organico (in fondo, è un derivato di organismi viventi), eppure non è certo qualcosa che vorremmo mettere in circolo nel nostro corpo!

Più recentemente, con “organico” si è voluto intendere qualunque cosa che contenesse carbonio. Grazie a questa definizione, moltissime sostanze pericolose o tossiche possono essere incluse tra le sostanze “organiche” (veleni come il cianuro, solventi come la trementina, i colori fluorescenti, ecc.!). Quindi, se ne deduce che il termine “organico” può non avere alcun significato al giorno d’oggi!

Anche la parola “naturale” ha perso il suo significato. Alcuni produttori di integratori utilizzano materie prime che sono “naturali”, ma non sono biocompatibili: corteccia di pino, alghe arancioni, detriti lacustri, e simili ingredienti “naturali”.

Queste sostanze non hanno mai fatto parte dell’alimentazione umana, perciò non abbiamo modo di sapere se siano salutari, anche se ingerite solo per brevi periodi di tempo. Il corpo umano potrebbe non interagire nel migliore dei modi con queste sostanze. Chiedere se una sostanza “è naturale” non è così importante come chiedere se essa sia “biocompatibile”.

La GNLD si distingue proprio da questo punto di vista per la qualità e l’estensione delle ricerche svolte e per il suo impegno nell’attenersi al progetto della natura.

Per noi la biocompatibilità di tutti i nostri prodotti è una priorità assoluta. Prima di autorizzare l’impiego di qualsiasi materia prima, questa deve superare non solo rigorosissimi test che ne garantiscano la qualità, la purezza e l’efficacia, ma deve rispondere anche ai nostri criteri sulla biocompatibilità. Questa sostanza fa parte della catena nutrizionale umana? Ha una lunga storia di uso sicuro? Esistono dei fattori sconosciuti nella sua composizione? Rientra nel “disegno della natura” relativamente alla nutrizione umana? Cosa succede se qualcuno assume questa sostanza tutti i giorni, per 20 anni, per 50 anni, per tutta la vita?

È questo tipo di sfida che ci ha consentito di essere sempre all’avanguardia sia da un punto di vista scientifico che tecnologico. Impegnandosi a sviluppare prodotti basati su cibo integrale, su materie prime compatibili con la catena alimentare dell’uomo, la GNLD ha spostato in avanti le frontiere dell’integrazione alimentare per diventare leader a livello mondiale in questo campo.